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Il Giro d'Italia in Vespa sotto la Torre di Pisa!

Continua la tappa toscana del Giro

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Grandi i ragazzi del Vespa Club Antonino di Carrara. Tutti giovani. Tutti intraprendenti. Tutti appassionati.

La giornata non promette nulla di buono. Il cielo è nero di nuvole che minacciano pioggia. Molto vento che soffia dal mare tant’è che la battuta sui pini marittimi arriva subito: ma qui gli alberi li piantate storti?
Un po' di buon umore non guasta mai. Daniele ci mette a disposizione il pc per alcune stampe. Corrado gli aggjusta una vecchia 500 Abarth in un’ora e arriva Simone da Pisa che ci farà da staffetta. Si parte.

Dopo pochi chilometri subito la pioggia. Ci vestiamo e... facciamo la sauna, dentro e fuori. A pochi chilometri da Pisa chiedo a Simone di aiutarmi a fare una sorpresa ai miei compagni di viaggio... la fotografia sotto la torre pendente in piazza dei Miracoli. Ed eccoci lì. La nostra donzella si commuove. I turisti ci fotografano e ci chiedono informazioni. Una turista inglese ci dice che ci aveva gia visto l’anno scorso a Londra. Siamo orgogliosi. Un vigile, ovviamente, ci chiede ci spostarci, ma senza troppo insistere. È incuriosito anche lui.

Ripartiamo alla volta di Pontedera. Simone ci fotografa con una macchina appoggiata sul piede destto. E la sera siamo già su Facebook. Bravo Simone. A cena ci consegna il cd con le foto. Quando avremo tempo le vedremo tutte. Il presidente del Vespa Club Pontedera è un amico. Ci aveva gia sostenuto la volta precedente e oggi si ripete, ancora più convinto perché si è informato del problema che portiamo in giro. Grazie a noi ha scoperto che nel suo paese ci sono due famiglie colpite da questa disabilità. A qualcosa siamo serviti!

Siamo attesi in municipio e dalla stampa locale. Lunga conversazione con l’assessore e due interviste. Ci raggiunge anche un mito della vespa, Giuseppe Cau, vincitore della due-giorni che ci terrà compagnia futto il giorno.
Ha 85 anni e sembra più arzillo di me! Andiamo a pranzo nella mensa della Piaggio, che brivido. Veniamo ricevuti dal segretario del Vespa Club Mondiale e dal direttore del Museo Piaggio. Altri brividi a vedere la prima vespa e tutte quelle successive, oltre alle statistiche dipinte da grandi maestri, tra cui Dalì. Non andiamo via a mani vuote. Anche una bella felpa targata Vespa e Cau ci regala le magliette commemorative delle sue imprese.

Poi in albergo a riposare in attesa della cena con il VC Pontedera. Ottima la cena e ottimo il contributo all’associazione. Grazie vespisti.

Ora bisogna documentare la giornata. Sistemare le fotografie e... asciugare le vespe. Un acquazzone di tre ore ci ha bloccato in camera. Fa freddo. In tarda serata carichiamo la vespa di Mariela sul furgone di Corrado. Lui parte verso l’una del mattino. Mariela proseguirà per Roma in treno. Domani Massa marittima via Volterra.

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